“Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’Italia; nella quale, assai presso a Salerno, è una costa sopra ’l mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la Costa d’Amalfi, piena di picciole città, di giardini e di fontane, e d’uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantia”.
(Giovanni Boccaccio, Decameron)
E’ un tour mozzafiato, quello che da Vietri porta a Positano: una strada, la Statale 163, che si snoda tortuosa per circa 40 chilometri, di certo una delle strade più panoramiche e famose al mondo.
Stretta tra la roccia calcarea dei monti Lattari, bianca ed aspra, addolcita a tratti da una rigogliosa vegetazione verde, ravvivata dal giallo dei limoni e delle ginestre e dal blu cobalto del mare, questa strada offre uno scenario straordinario: è un affaccio dall’alto sul mondo, perché qui in Costiera si è in Paradiso.
Vietri, Cetara, Erchie, Maiori, Minori, Atrani, Amalfi, Furore, Praiano, Positano e su in collina Tramonti, Scala, Ravello: ogni curva una sorpresa.
Tutte sono incantevoli, ed ognuna ha qualcosa di cui fare sfoggio.
Ecco le mete più ambite:
Vietri: con la sua ceramica, antichissima tradizione nota in tutto il mondo, si è vestita di giallo, verde, blu, i colori della Costiera, del sole, della vegetazione e del mare.
Ravello: con il raffinato duomo di San Pantaleone; con la Villa Cimbrone, il Viale dell’Immensità e la Terrazza dell’Infinito, il cui affaccio lascia senza fiato, sospesi tra cielo e mare, con lo sguardo che giunge fino a Salerno, alla Piana di Paestum e a Punta Licosa; la Villa Rufolo, dimora fiabesca dove, nel 1880 il famoso compositore Richard Wagner, conquistato dalla luce, dai colori e dai profumi del giardino, esclamò “il magico giardino di Klingsor è trovato”, alludendo al secondo atto di Parsifal, uno dei suoi capolavori.
Amalfi: una delle Quattro Repubbliche Marinare, è da sempre la regina della costiera, e ha l’onore di averle dato il nome. Il duomo di Sant’Andrea, la cui facciata in parte rivestita da mosaici sfavillanti, domina incontrastato dall’alto di una maestosa scala la piazzetta, salotto della cittadina, che è circondato da un dedalo di scale e vicoli.
Positano: è stata definita da Paul Klee come “unico paese del mondo costruito in verticale invece che in orizzontale”; con le sue case aggrappate alla roccia è una variopinta tavolozza di colori.
Le sue “pezze”, abiti ottenuti da lino, canapa o cotone, rigorosamente cuciti a mano, e i suoi caratteristici sandali di cuoio, costituiscono il marchio inconfondibile della “moda Positano”, conosciuta in tutto il mondo.
E, di fronte, gli incantevoli isolotti de Li Galli:, un tempo detti “Le Sirenuse” perchè credute abitate dalle sirene ammaliatrici dei naviganti, sono poi diventati il buon ritiro di Massine e Nureyev; oggi sono parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
La Costiera è stata protagonista assoluta di numerose pellicole cinematografiche: Rossellini la scelse per alcuni dei suoi capolavori quali “Paisà”, del 1946, “Il miracolo”, del 1948, “Viaggio in Italia”, del 1953; poi R. Polanski la scelse per “Che?”, del 1972, solo per citarne alcune. E’ stata anche ispiratrice di importanti pagine della letteratura: A. Gide vi ambientò alcune pagine de “L’immoralista”; D.H. Lawrence, vi lavorò nella composizione de “L’amante di Lady Chatterley”, e G. Greene scrisse a Ravello “Il terzo uomo”. Zeffirelli, Loren, Taylor, Garbo, Burton, Pirandello, Moravia, De Crescenzo, Di Giacomo, D’Annunzio, Pirandello, Picasso, Mirò, Escher, Warhol, Klee, Carrà, e ancora numerosi esuli politici.
Questi sono solo alcuni di quanti la scelsero per i loro soggiorni trovandovi serenità ed ispirazione.
Natura, arte, storia, tradizioni, mitologia, profumi, colori e sapori, passioni, il tutto avvolto da un velo di magia.
Questa è la Costiera, la “Divina”: su di lei sono stati scritti fiumi di parole.
Ma la Costiera non va solo raccontata: va soprattutto vissuta.
TOUR DI INTERA GIORNATA