Oggi voglio raccontarvi dell’ iris nella mitologia greca e romana.
Iris o Iride, dea dell’arcobaleno, era sorella delle cattivissime Arpie. Messaggera di Hera, Zeus e degli dei, cosiì come Hermes, annunciava però notizie funeste. Fedelissima ancella di Hera, alla quale preparava il suo giaciglio d’amore con Zeus e forse madre di Eros, nato dall’unione con Zefiro.
Lei, bellissima e dolcissima, era dotata di piedi veloci cinti da calzari alati, di ali d’oro e del caduceo che usava per sgomberare le nubi. Indossava un chitone di gocce irridescenti che lasciavano al suo passaggio una scia di mille colori nel cielo formando così l’arcobaleno. Ed è proprio per la sua luminosità di colore variabile che la parte dell’occhio si chiama iride. I marinai ellenici la consideravano pretettrice del bel tempo, identificandola nell’arcobaleno.
Iris accompagnava le anime delle donne defunte ai capi Elisi, motivo per cui gli iris viola erano posti sulle tombe dei familiari in Grecia.