Campania Classica

Ma quale meraviglia! La villa, risalente alla metà del I a.C. e ampliata nella prima età imperiale, è appartenuta forse a Poppea o comunque alla

“Salerno, rima d’ inverno o dolcissimo inverno. Salerno rima d’eterno” (Alfonzo Gatto) Capitale del principato longobardo e poi del ducato normanno, Salerno conserva l’impronta di

“Di tutte le catastrofi che si sono abbattute sul mondo, nessuna ha procurato tanta gioia alle generazioni  successive” . (Viaggio in Italia, Wolfgang Goethe) Pompei

Qui vale la pena di sognare, perché qui tutto appare fantastico”. (Goethe, “Viaggio in Italia ” 1787). Raccontare Napoli è dover raccontare una storia lunga

“…E c’è pure il Vesuvio, sprofondato in un sonno minaccioso, che sovrasta la morte di Pompei ed Ercolano”. (Predrag Matvejevic) Era all’epoca un apprezzato luogo

“Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’Italia; nella quale, assai presso a Salerno, è una costa sopra

Caserta deve la sua fama alla reggia. Il fascino di questa Versailles del Napoletano, costruita da Carlo III alla metà del Settecento, proviene dall’architettura del

“Capri, regina di roccia, nel tuo vestito color amaranto e giglio…” . (Pablo Neruda) E’ l’isola magica: il suo aspetto aspro e roccioso e il

“Ho veduto molte cose al mondo, ma nulla di più bello e soddisfacente per l’anima e i sensi. Non so se abbiate letto una traduzione

“Meritò anche in quelli tempi da Paolo Diacono esser chiamato Benevento Città opulentissima, e Capo di più Provincie: Città reputata allora la più colta, e